Sant'Antonio

Presbiteri

Collaboratore: Don Gianfranco Magalini
Parroco: Don Matteo Palazzani

Indirizzo

Piazza Sant'Antonio, 3 - 46047 Sant'Antonio di Porto Mantovano (MN)

Telefono

0376399181

Collocato nella prima periferia a nord ovest della città, il comune di Porto Mantovano conserva il nome di un Borgo (oggi denominato Cittadella e amministrato dal Comune di Mantova) divenuto fiorente nell'epoca comunale e reso fortezza inespugnabile durante il dominio dei Gonzaga. Il suo collegamento con la città era assicurato da un poderoso argine rivestito di mura ed edificato a mulini (Ponte dei Mulini) distrutto dai bombardamenti della guerra 1940-45.
Esiste una variegata tipologia di corti rurali, tra cui emergono alcune ville post-rinascimentali: Schiarino di origine cinquecentesca con elementi del '700; Spinosa legata ai nomi di Giulio Romano e di G.B. Bertani; Villa Giardino dovuta a G.B. Vergani (prima metà dell'800).
Sia le borgate sparse, sia le frazioni di Porto Mantovano, sono cresciute dagli anni '70 ad oggi con un'edilizia residenziale caratterizzata da piccoli condomini, palazzine plurifamiliari, villette singole e a schiera abitate da persone che provengono da un po' ovunque, estero compreso.
Sant'Antonio è capoluogo con sede municipale, sciorinato ai lati della statale Cisa che conduce a Verona. Accanto scorre l'Agnella, canale e irrigatore proveniente dal Mincio con oltre quattro secoli di età.
Il paese possiede una stazione ferroviaria della linea Verona-Modena che fu inaugurata dall'Arciduca Ferdinando Carlo e dal maresciallo Radetzki nel 1851 quale "Imperial Regia Stazione di Mantova".
Possiede inoltre i resti del palazzo ducale La Favorita, opera del Sebregondi (1626) infelicemente devastata da battaglie e depredazioni.
È alla cappella ducale, dedicata a Sant'Antonio da Padova, fatta erigere nel 1652 nei pressi della Favorita da Maria Gonzaga e poi distrutta da Napoleone Bonaparte nel 1796, che Sant'Antonio deve sia nome civico, sia la titolarità dell'attuale chiesa parrocchiale. Opera di Giovanni Battista Vergani realizzata nel 1845, il tempio neoclassico domina il centro del paese con un'eleganza resa più significativa da restauri e tinteggiatura recenti. Il campanile, che svetta attaccato alla sua sinistra, è nato invece nel 1946 quale ringraziamento post bellico all'Immacolata, sollecitato dal parroco don Pietro Maltini.
L'interno del tempio si compone di una grande navata centrale sorretta da poderose colonne in pietra che circondano pure in semicerchio l'abside dominato da un grande crocefisso.
Pregevole è la statua di Sant'Antonio collocata a lato dell'altare maggiore.

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